martedì 9 febbraio 2010

La dinner del lunedì sera

Giornataccia oggi: conferenza telefonica con persone a Panama, in Finlandia e a Dubai, allo stesso tempo. Imparo imparo imparo imparo imparo imparo.. come direbbe Kintaro Oe in sella alla sua bicicletta, nell'anime Golden Boy! (così mi insegna Peppo)

Alla sera ci siamo trovati per una cena programmata ancora dalla settimana scorsa, in Kendall Square: Romain, Nan, Michael e un'amica di Nan che poi si è rivelata essere la prima italiana che vedo in america: Elisa (ma non fa il MIT).

Presa la mia prima metro, con una card gratuita ricaricabile. Linea rossa da Kendall Square a Central Square (1 fermata). Particolarità: le entrate nella metro sono a una sola via: scendi le scale dalla strada al piano sotterraneo, timbri passando le porte scorrevoli di accesso, e c'è la metro subito li. Per cambiare linea devi risalire in strada, attraversarla sulle strisce pedonali, scendere di nuovo e allora avrai davanti la linea che va nella direzione opposta. Romain mi ha detto che se sbagli linea, devi aspettare 20 minuti prima di poter ri-timbrare il cartellino, come misura precauzionale contro quelli che usano lo stesso cartellino essendo in 2 persone.

Che senso ha dedicare l'entrata e l'uscita dalla strada ad una sola direzione? Addirittura l'uscita è dedicata: c'è la scala mobile verso l'alto, quindi dalla strada non puoi proprio scendere: che spreco di metallo cemento e tecnologia. Tra l'altro le carrozze seguono il senso di marcia delle auto: viaggiano sulla destra, non come in Europa.

[da sinistra: Nan (tedesca di origini cinesi), Michael (Zurigo), Romain (Bruxelles), Elisa (Pavia, ma studia alla Normale di Pisa). Cibo molto molto salutare, come al solito!! Clicca sulla foto per ingrandirla]

13 dollari, mancia compresa. Non male: posto carino, alcuni giocavano a freccette e trasmettevano una partita di NHL. Una bella serata, mentre fuori il vento ululava e c'era aria da tempesta. Bevuto la prima birra americana: la PBR. Vorrei provare un po' tutte le birre qui, quindi cercherò di prenderne una sempre diversa. Non hanno chiesto nessuna tessera che comprovasse l'età, forse ci avevano visti che non eravamo poi così giovani :)

Tornando ero da solo in metro e ho conosciuto il ragazzo di guardia, che mi ha aiutato a farmi la tessera ricaricabile di cui ti parlavo prima. Gli ho detto che ero Italiano, e lui mi fa che suo nonno è Italiano e che i suoi cugini abitano li, ma non si ricordava la città.

Le porte del MIT non funzionavano con la tessera, una ragazza con le treccine da pippi calzelunghe mi ha aperto dando un calcio alla porta e poi ridendo ha detto "sono rotte, ti consiglio di seguire il tunnel coperto". Grazie

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